sabato, settembre 29

Pain is not something to share

Rientra tardi, gli abiti stazzonati, umidi di pioggia, le scarpe e la borsa irrimediabilmente rovinati, il vetro del cellulare rotto, i capelli completamente spettinati. Getta scarpe e impermeabile dove capita, poi prende il cellulare, scorre la rubrica, seleziona un contatto, si siede sul divano e inizia a scrivere. Scrive per qualche riga, si ferma, rilegge, cestina il messaggio.
Riprende a scorrere la rubrica e guarda a lungo un contatto, prima di spegnere il display e lanciare il telefono sul divano, poi raccoglie le ginocchia tra le braccia, vi posa la fronte e inizia a piangere. Sola.