E no, il karma non c'entra un accidenti.
È questa vita che si diverte a togliermi sistematicamente ogni singola cosa che mi permetta di spegnere il cervello e di sentirmi veramente bene, almeno per un po'.
E ora vorrei solo prendere quelle stramaledette birre analcoliche e sbatterle contro il muro. E non lo faccio solo per non rovinare l'intonaco. Che si fotta pure quello.
E probabilmente so anche che ha ragione lui.
La testa continua a ripetermelo, mentre tutto il resto continua a urlare il contrario. Oltre a una serie di improperi che non sto qui a scrivere.
E questo perché ha avuto le palle per fare la scelta che stavo per fare io stessa, appena qualche giorno fa. O perché non ne ha avute abbastanza per provarci lo stesso, come alla fine avevo deciso di fare.
Resta il fatto che sento ancora il suo odore addosso. E questa è la terza doccia da ieri sera. Ma non credo che sarà sufficiente.
Che tu sia maledetto, Aaron Tate. Tu e il karma del cazzo. E questa legge che non mi permette di trovare un po' di alcol decente con cui sostituirti, almeno fin quando non si farà avanti il prossimo.