mercoledì, febbraio 7

Phone call #1

Pronto mamma? Ciao, come stai?

Sì, sì bene tutto bene. Sono ancora in hotel, ma sto per trasferirmi. Ho trovato una coinquilina, una ragazza simpatica. Fa la giornalista.

No, no tranquilla, il centro della città è rimasto praticamente intatto, e in periferia non ci vado.

No, è tutto a posto. La SCF fa controlli, verifiche... È tutto tranquillo. Dai mamma!

Sì sì carino, zona centrale... Un po' caro, sì, ma ci rientro.

No, alla fine niente, alla Thorne non avevano più posti per stagisti. Mi hanno proposto l'assunzione, ma io ce l'ho già un lavoro...

Non mi interessa mamma! Va bene così, per il momento. 

Papà come sta? Lei non si è più fatta viva? 

Non ti scaldare, mamma, ho fatto solo una domanda... Va bene.

Sì, certo che mi copro. 

Ciao mamma.


Finita la telefonata appoggia la schiena contro il muro e chiude gli occhi, estenuata come se avesse spostato un tir con la sola forza delle braccia. Alla fine riapre gli occhi, sbuffa un sospiro, e scrive alcuni messaggi sul cellulare. È ora di darsi da fare.