domenica, febbraio 18

Being a good girl

Questa città è difficile.

Non puoi distrarti un istante.
Basta un attimo, una parola, un incontro casuale. Si finisce sempre a parlare di mutanti.
E stavolta sono stata io a iniziare... Discorsi idioti. La solita polveriera.

Come se non sapessi che devo tenermene alla larga.

È che probabilmente a volte ho bisogno anche io di parlare con qualcuno così, senza starci a pensare, solo per fare due chiacchiere. E quel ragazzo con quel fiume di domande...
Era carino.
Sembrava un po' un ragazzino curioso.

Ma poi tutti quei dannati discorsi. Che gli dovrei dire? Hai ragione, è una merda? Oppure che a volte fare distinzioni in base alla razza, alla religione, al quartiere, alla provenienza, è semplicemente più facile? Ti aiuta a tenerti fuori dai guai senza dover riflettere, distinguere, conoscere...

Non è quello che ho fatto tutta la vita?

Eppure a guardarlo in faccia, sentendolo parlare... Ho l'impressione che rientri molto più lui, il portuale irlandese di North Town, nei canoni del "bravo ragazzo", di quanto non si possa dire di me.

Ma cazzo non ho mica mai ammazzato nessuno, no?! Sono semplicemente una che ama farsi gli affari propri. Vivi e lascia vivere. Anzi no, lascia vivere, così vivi. Perché di questo si tratta. Ho ben visto cosa si ricava a farsi in quattro per il mondo intero, a voler difendere cause, cose e persone. E per cosa poi? Quelli crepano lo stesso, e tu diventi un criminale, ricercato, in perenne fuga...
Non mi pare una gran vita, quella che si sono scelta - o ritrovata - i vari Maximilian Lee e Hilde Jenkins di questo mondo del cazzo.

Almeno io ho ancora una vita mia. Più o meno.