domenica, gennaio 28

What a Wonderful World

 ...ho perso i poteri durante l'ultima guerra, così mi hanno cancellato da qualsiasi registrazione, il mio gene X risulta inattivo.

Supina nel letto fissa il buio da ore, senza riuscire a chiudere occhio. Ogni fibra del suo corpo è tesa fino allo spasmo. Quei maledetti discorsi continuano a rimbalzarle nella mente. Dannato, maledetto Magnus. Perché non si era portato via tutto? Perché farle credere che la sua vita sarebbe tornata normale? 
Perché ad alcuni era stato concesso di farla finita con quel tormento e ad altri invece... 

- Doveva portarseli via tutti, fino all'ultimo. Allora forse davvero avremmo potuto ricostruire, un mondo decente, senza controllori e controllati, senza paura di parlare, di sapere, di capire, di conoscere, di dire, di fare, di essere. Un mondo normale. - 

Ancora uno spasmo di tensione le fa stringere i pugni e la fa gemere rabbiosamente, serrando i denti, mentre scalcia tra le lenzuola. Infine lo sente, dalle caviglie risale, dopo averle ricoperto i piedi, poi le gambe interamente, il bacino, il busto, le spalle, le braccia, il collo, il viso. Si inspessisce, si solidifica, le attraversa le viscere rendendole di pietra, smette di respirare. Vorrebbe smettere per sempre. E invece no. Pian piano si lascia andare, e lo strato adamantino recede, i polmoni tornano a incamerare aria, in respiri regolari. È più calma ora. Si raggomitola su un fianco, chiude gli occhi e finalmente il sonno.