mercoledì, maggio 23

Maybe...

Cammina lentamente, osservando ogni cosa di nuovo, come se fosse la prima volta. Il silenzio è irreale. Appena un soffio lo scorrere della porta di metallo che scompare nella parete dopo l'autenticazione. Le luci si accendono mentre varca la soglia.

Buonasera Helen!

Buonasera Jade...

Lentamente, quasi timorosa di sentire il rumore dei suoi stessi passi risuonare in quel luogo ora deserto.

Che ore sono Jade?

Ventitré e quarantasette minuti Helen.

Attraversa la stanza, scorre le dita sul mobilio dalla linea avveniristica. Gli occhi spaziano fin oltre il vetro temperato, lungo il corridoio che percorre l'esterno della sala, verso le altre porte ora chiuse. Raggiunge la cucina, osserva ogni superficie. Apre il frigo, attualmente vuoto ma funzionante.

Jade, Phil è stato qui altre volte?

Ventidue volte - risponde la voce sintetica.

Quando l'ultima?

Quattordici maggio duemilaventisette, ore zero e dodici minuti.

E la prima?

Undici luglio duemilaventitré, ore dieci e venticinque minuti.

Questo era il suo rifugio a Philadelphia, Jade?

Sì, Helen.

Jade tu ricevi aggiornamenti?

Sì, ogni tre mesi, se non ci sono modifiche urgenti.

Da dove?

Dal server 1, Washington DC.

Il server 1 è nel rifugio di Phil?

Sì Helen.

Laura sa di Phil? Della sua identità segreta?

Non ho abbastanza informazioni.

Laura Archer sa dell'identità segreta di Phil?

Non ho abbastanza informazioni, Helen.

Laura è mai stata al rifugio di Phil a Washington?

Non ho permessi sufficienti per accedere a queste informazioni.


Un breve sospiro. Lascia la stanza e imbocca il corridoio, continuando a camminare lentamente e osservando ogni cosa, le dita che sfiorano le pareti candide, le giunture metalliche. Raggiunge infine la porta in fondo al corridoio, posizionandosi per la scansione della retina. Un clic le comunica lo sblocco della porta.

Apri la porta Jade.

Il soffio della porta che si apre, poi le luci azzurrine della sala comandi. Raggiunge la teca in fondo alla stanza senza soffermarsi su altro, prende la maschera, la rigira tra le dita, la indossa, guardandosi poi nel debole riflesso sul vetro della teca.
Resta così per qualche istante, poi la toglie riponendola al suo posto.


Jade, preparami un bagno caldo, per favore.


Storce le labbra, nello scoprirsi a chiedere "per favore" a una IA, poi sbuffa un sospiro, fermandosi a osservare la maschera ancora per un istante. Infine si volta e attraversa la stanza, diretta alla sala relax, dove si sente scorrere l'acqua che sta riempiendo la vasca. Ormai ha deciso, dormirà qui questa notte.